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Viaggi all'estero: quali vaccini e quali precauzioni prendere
Partire per un viaggio all’estero è un’esperienza che arricchisce l’anima e amplia gli orizzonti, a perché il ricordo sia solo positivo, è fondamentale non sottovalutare un aspetto cruciale: la salute. Prima di immergersi nei profumi di un mercato speziato in Marocco, perdersi tra le antiche rovine del Perù o rilassarsi su una spiaggia incontaminata in Thailandia, è essenziale, infatti, informarsi sulle precauzioni sanitarie necessarie. Ogni meta ha le sue caratteristiche, e con esse arrivano possibili rischi per la salute che, con un po’ di pianificazione, possono essere evitati o mitigati.
La prima tappa di qualsiasi preparazione di viaggio dovrebbe essere una visita dal medico o da un centro specializzato in medicina dei viaggi. Questi professionisti sapranno indicare, in base alla destinazione, alla durata del soggiorno e alle condizioni personali, quali vaccinazioni sono obbligatorie o raccomandate. Alcuni paesi, ad esempio, richiedono il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla per l’ingresso, soprattutto in alcune zone dell’Africa subsahariana o del Sud America. Altri vaccini, come quelli per l’epatite A e B, il tifo o la meningite, potrebbero non essere obbligatori ma fortemente consigliati, specialmente se si viaggia in aree con condizioni igieniche precarie o dove queste malattie sono endemiche.
Oltre alle vaccinazioni, ci sono altre precauzioni da non trascurare. La malaria, per esempio, è una minaccia reale in molte regioni tropicali e subtropicali. Non esiste un vaccino efficace al 100%, ma è possibile seguire una profilassi antimalarica, assumendo farmaci specifici prima, durante e dopo il viaggio. Anche le zanzare portatrici di altre malattie, come il dengue o il virus Zika, sono un pericolo concreto in certe zone. Proteggersi con repellenti efficaci, indossare abiti lunghi e chiari e dormire sotto zanzariere impregnate di insetticida può fare la differenza tra un viaggio indimenticabile e uno trascorso in preda alla febbre.
L’alimentazione e l’acqua sono altri due fattori critici. In molti paesi, bere acqua del rubinetto o mangiare cibi crudi può trasformarsi in un incubo gastrointestinale. Dissenteria, colera e altre infezioni sono dietro l’angolo se non si seguono alcune semplici regole: bere solo acqua imbottigliata e sigillata, evitare il ghiaccio nelle bevande (spesso preparato con acqua non purificata) e preferire cibi cotti e serviti caldi. Frutta e verdura vanno consumate solo se sbucciate personalmente, e meglio rinunciare a quell’insalatina invitante se non si è sicuri della sua provenienza.
Anche il sole e il clima, inoltre, possono riservare sorprese spiacevoli. Un colpo di calore in un deserto o un’insolazione durante un’escursione possono rovinare la vacanza in pochi minuti. Idratarsi costantemente, proteggersi con creme solari ad alto fattore e indossare cappelli e occhiali da sole è fondamentale, soprattutto in destinazioni con un’esposizione UV intensa. Allo stesso modo, in alta quota, il mal di montagna può colpire anche i più allenati, quindi è bene salire gradualmente, bere molto e ascoltare i segnali del proprio corpo sono accorgimenti che possono evitare spiacevoli conseguenze.
Non bisogna dimenticare, poi, l’importanza di un’assicurazione sanitaria adeguata. In alcuni paesi, le strutture mediche private sono costosissime e, senza una copertura, una semplice visita può trasformarsi in un salasso economico. Meglio verificare che la propria polizza copra eventuali ricoveri, rimpatri sanitari e cure specifiche, soprattutto se si praticano attività ad alto rischio come immersioni o trekking estremi.
Insomma, viaggiare è meraviglioso, ma farlo in sicurezza lo è ancora di più e con le giuste precauzioni, vaccinazioni e un po’ di buon senso, si può godere appieno di ogni avventura, tornando a casa con ricordi splendidi e, soprattutto, in perfetta salute. La regola d’oro? Prepararsi per tempo!