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Skincare: come farla in modo corretto
La skincare sembra semplice: detergere, idratare, proteggere. Eppure, ogni giorno, molte persone commettono piccoli errori che, nel tempo, compromettono l’equilibrio della pelle e ne accelerano l’invecchiamento. Arrossamenti, secchezza, lucidità e imperfezioni non sono solo il frutto del caso: spesso sono il risultato di abitudini errate, di prodotti scelti senza criterio o di pratiche superficiali che ignorano la complessità della pelle.
Il primo errore riguarda la detersione. Molti credono che lavare il viso più volte al giorno sia sinonimo di pelle pulita e sana. In realtà, un eccesso di detergenti aggressivi altera il film idrolipidico, compromettendo la barriera cutanea e causando irritazioni o secchezza. La detersione va vista come un gesto delicato, che rimuove impurità e trucco senza stressare la pelle.
Un secondo errore comune è l’uso scorretto dei prodotti idratanti e trattanti. Non tutte le creme e sieri sono adatti a ogni tipo di pelle, e spesso si confonde “idratante” con “nutriente” o “anti-età”. Applicare prodotti troppo aggressivi o in quantità eccessive può creare squilibri, mentre trascurare la fase di idratazione lascia la pelle vulnerabile agli agenti esterni. Conoscere le esigenze specifiche della propria pelle e costruire una routine graduale è fondamentale.
Un altro aspetto spesso trascurato è la protezione solare. Spesso pensiamo al sole solo in spiaggia o nei mesi estivi, ma l’esposizione quotidiana, anche minima, accumula danni nel tempo. Non applicare una protezione adeguata significa favorire l’invecchiamento precoce, macchie e perdita di elasticità. La protezione solare non è un optional: è un gesto quotidiano che fa la differenza nel lungo termine.
Anche la frequenza e la modalità di esfoliazione rappresentano una trappola comune. Esfoliare troppo spesso o con prodotti aggressivi irrita la pelle e indebolisce la barriera cutanea. L’esfoliazione dovrebbe essere delicata, mirata e modulata in base alle esigenze personali, permettendo alla pelle di rinnovarsi senza stress.
Infine, non va dimenticato il legame tra pelle e stile di vita. Alimentazione squilibrata, stress, mancanza di sonno e idratazione insufficiente si riflettono immediatamente sul viso. La skincare non si limita ai prodotti: è un equilibrio che nasce da abitudini quotidiane, attenzione alle emozioni e cura di sé a 360 gradi.
E se nonostante tutti i gesti corretti la pelle continua a dare problemi, rivolgersi a un dermatologo o a un professionista della skincare può essere il passo giusto. Spesso, la pelle comunica più di quanto immaginiamo: rossori, impurità o secchezza sono segnali da ascoltare, non ostacoli da ignorare.
Prendersi cura della propria pelle non significa solo applicare creme o sieri: significa ascoltarla, capire le sue esigenze e costruire abitudini consapevoli. Solo così la skincare diventa un vero gesto di benessere, non un rituale vuoto o dannoso.