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Sistema immunitario debole? Quali sono i campanelli d'allarme
Ci sono momenti in cui il nostro corpo ci invia segnali che spesso tendiamo a trascurare, ma che in realtà non dovremmo ignorare. Il sistema immunitario, infatti, non è invincibile, può indebolirsi, affaticarsi e perdere la sua naturale prontezza, e quando ciò accade, ci manda messaggi. Quali?
Una stanchezza persistente, un raffreddore che torna puntuale ogni mese, una cicatrice che guarisce lentamente, una pelle che appare più spenta. Il corpo in questi casi ci sta chiedendo aiuto. La vita che conduciamo, caratterizzata da ritmi frenetici, pasti consumati in fretta e stress costante, crea un terreno fertile per il crollo delle nostre difese naturali. Ogni ansia trattenuta, ogni notte insonne, ogni pasto sbilanciato contribuisce a indebolire le nostre difese e non è un caso se nei periodi di forte stress o tristezza ci ammaliamo più facilmente.
Il vero campanello d’allarme, quindi, non è solo il sintomo che vediamo, ma la frequenza con cui si presenta. Mal di gola che tornano, infezioni banali che si prolungano, herpes che si ripetono, digestione lenta, gonfiore addominale, umore che oscilla: non serve essere medici per capire che in queste circostanze qualcosa non va.
In questi casi, dunque, è importante tornare a dare al corpo ciò di cui ha veramente bisogno: nutrimento, movimento, respiro, riposo, serenità. Una colazione ricca di nutrienti, una passeggiata all’aria aperta, dieci minuti di silenzio senza scrollare il telefono.
Ci sono poi segnali che vanno oltre il corpo, coinvolgendo anche la mente e quando la mente è stanca, il sistema immunitario si indebolisce. Lo stress cronico rilascia ormoni che diminuiscono la capacità delle cellule di difendersi. È come se le nostre difese si esaurissero ogni volta che affrontiamo una pressione, una tensione o una preoccupazione non gestita. In questi casi è fondamentale imparare a fermarsi, a respirare e a lasciar andare ciò che non possiamo controllare. È un modo per proteggere le nostre difese più profonde, quelle invisibili ma fondamentali per mantenerci vivi e forti.
I campanelli d’allarme, insomma, non vanno temuti, ma ascoltati; ci ricordano che il nostro corpo è un alleato, non una macchina da spingere oltre il limite e che prendersi cura delle proprie difese non significa solo evitare l’influenza ma scegliere di stare bene in modo completo. Il corpo è il nostro alleato più fedele: quando lo trattiamo con rispetto, lui ci ripaga con equilibrio, energia e vitalità e ogni segnale che ci invia, anche il più lieve, è solo un modo per ricordarci che la salute è la nostra più grande ricchezza.
