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Sto perdendo i capelli: ecco alcuni segnali da non sottovalutare
La perdita di capelli è un fenomeno naturale che fa parte del ciclo vitale della chioma. Ogni giorno perdiamo tra i 50 e i 100 capelli, un ricambio fisiologico che non dovrebbe destare preoccupazione. Tuttavia, quando la quantità aumenta o si nota un diradamento evidente, potrebbe essere il segnale di un problema più serio da non sottovalutare. Vediamo insieme quando preoccuparsi e quali segnali osservare:
Il primo segnale evidente è la quantità di capelli che si perde ogni giorno. Se i capelli cadono in grandi quantità o si spezzano facilmente, potrebbe trattarsi di un problema legato alla fragilità capillare o a uno squilibrio nel ciclo di crescita dei capelli. È utile monitorare la situazione nel tempo per capire se si tratta di un episodio temporaneo o di una condizione persistente.
Un altro segnale significativo è il cambiamento nella densità dei capelli. Se si notano zone della testa in cui i capelli sono visibilmente più sottili o radi, è un indicatore che qualcosa potrebbe non funzionare correttamente. Le tempie e la sommità del capo sono aree particolarmente sensibili alla perdita di capelli e spesso sono le prime a mostrare segni di diradamento. Un consiglio utile è osservare il proprio cuoio capelluto allo specchio in diverse condizioni di luce per verificare eventuali cambiamenti.
Anche la qualità dei capelli può fornire indicazioni preziose. Capelli che si spezzano facilmente, appaiono opachi, secchi o particolarmente fragili potrebbero segnalare una carenza di nutrienti, stress o l’uso eccessivo di trattamenti chimici aggressivi. La struttura del capello cambia quando non riceve il giusto apporto di vitamine e minerali, oppure quando è sottoposto a uno stress eccessivo, come l’esposizione frequente al calore di piastre e asciugacapelli.
Una cute irritata, pruriginosa, arrossata o con presenza di desquamazioni può essere un campanello d’allarme. Problemi come la dermatite seborroica o infezioni fungine possono contribuire alla caduta dei capelli e vanno trattati tempestivamente per evitare peggioramenti. Prestare attenzione alla salute del cuoio capelluto è quindi fondamentale, poiché rappresenta la base da cui i capelli traggono nutrimento e sostegno.
La perdita di capelli può anche essere legata a fattori ormonali. Cambiamenti nei livelli di ormoni, come durante la gravidanza, la menopausa o a causa di problemi alla tiroide, possono causare una perdita temporanea o cronica di capelli.
L’aspetto psicologico non deve essere sottovalutato. Situazioni di stress prolungato, ansia o traumi emotivi possono incidere direttamente sulla salute dei capelli. Lo stress, in particolare, può indurre una condizione chiamata telogen effluvium, in cui una grande quantità di capelli entra nella fase di riposo del ciclo di crescita, portando a una caduta più abbondante. In questi casi, affrontare la causa dello stress può sicuramente aiutare a migliorare la situazione.
Infine, è importante considerare che una perdita di capelli progressiva e persistente può avere anche una componente genetica. La calvizie androgenetica, che colpisce sia uomini che donne, è una delle cause più comuni di diradamento dei capelli. Se si nota una perdita di capelli che segue un pattern simile a quello di altri membri della famiglia, è probabile che vi sia una predisposizione genetica. In questi casi, intervenire precocemente con trattamenti specifici può rallentare il processo.
Se si sospetta una perdita di capelli anomala, il consiglio è quello di rivolgersi a uno specialista, come un dermatologo o un tricologo, che potrà effettuare una diagnosi accurata e suggerire eventuali trattamenti.