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Gastrite nervosa: i possibili rimedi
I ritmi estenuanti e la vita frenetica rendono la nostra quotidianità alquanto stressante. Ma cosa succede dopo un periodo di forte stress? L’organismo risulta affaticato, in quanto non riesce a sopportare a lungo questa condizione, favorendo di conseguenza l’insorgenza di patologie psicosomatiche più o meno gravi come ad esempio la gastrite nervosa.
La gastrite nervosa è un’infiammazione della mucosa gastrica causata dalla somatizzazione dell’ansia e del nervosismo derivato dallo stile di vita. La causa della gastrite nervosa è lo stress, la nostra risposta emotiva genera una contrazione della muscolatura dello stomaco causando tachicardia, bruciore di stomaco e respiro corto.
Specialmente nelle persone più sensibili, le circostanze avverse sul luogo di lavoro, i rapporti personali, gli impegni crescenti e le difficoltà della vita possono metterci in una condizione di “difesa personale”, che a livello gastrico si traduce in mal di stomaco e cattiva digestione.
Ma vediamo ora i possibili rimedi:
In caso di gastrite nervosa è fondamentale migliorare la gestione dello stress, imparare a controllare le emozioni, ridurre agitazione e nervosismo. Se soffri di gastrite nervosa riduci l’ansia e le sue cause:
- Pratica tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga.
- Fai attività fisica tutti i giorni.
- Ascolta spesso musica rilassante e di tuo gradimento.
- Assumi rimedi erboristici per ridurre le somatizzazioni.
- Dai spazio a momenti di benessere personale.
- Affronta le situazioni che generano il problema.
Ciò che bisogna fare per porre rimedio a questa patologia psicosomatica è individuare la radice del problema. In questi casi il problema è di tipo emotivo e psicologico. Un metodo efficace che può aiutare a gestire nel migliore dei modi le situazioni stressanti, le preoccupazioni e l’ansia, è la psicoterapia.
Grazie all’aiuto di figure esperte si può imparare a gestire le situazioni che causano stress e ansia evitandone la somatizzazione. Chiaramente l’approccio multidisciplinare è strategicamente “vincente”, poiché prende in considerazione anche e soprattutto l’aspetto fisiologico e metabolico, che a sua volta deve tenere conto della nutrizione e dell’integrazione alimentare.
I cibi che introduciamo con la dieta influenzano significativamente l’insorgenza e la frequenza con la quale si verificano patologie gastrointestinali e non solo, infatti un'alimentazione squilibrata comporta un aumento di stress. Proprio per questo motivo la dieta e l’adozione delle giuste abitudini alimentari costituiscono la prima linea di difesa contro questi disturbi, tra cui la gastrite nervosa.
Cosa è preferibile mangiare in caso di gastrite nervosa? In linea di massima bisogna assumere cibi e comporre i pasti in modo da facilitare la digestione e adeguarsi ad un’alimentazione che non punti soltanto alla salvaguardia dello stomaco, ma che tenga conto anche e soprattutto dell’asse cervello-intestino-microbiota. Si tengano in considerazione le seguenti regole in linea generale:
- Carboidrati: prediligere carboidrati non raffinati, in piccole quantità per pasto e non in associazione con altri carboidrati;
- Proteine: prediligere proteine ad alta digeribilità, come il pesce e le carni magre;
- Grassi: prediligere grassi solo da fonti naturali;
- Frutta: si tende a raccomandarne l’assunzione di almeno 1 porzione al giorno, prediligendo mele, banane, pesche, pere, ma anche uva e melone;
- Verdure: si possono consumare con l’accortezza di prestare attenzione a verdure che possono scatenare reazioni a livello intestinale.
Vale sempre la regola delle quantità: evitare pasti troppo abbondanti che impegnano notevolmente le funzioni dello stomaco. Per quanto riguarda i latticini, sarebbe meglio evitarli in fase acuta, ad eccezione del burro chiarificato. Infine, sarebbe bene apportare al nostro organismo la giusta quantità di acqua ( l’unica bevanda concessa in caso di gastrite nervosa).