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Forfora: quali rimedi oltre gli shampoo appositi?
La forfora è un disturbo che affligge il cuoio capelluto, portando a desquamazione biancastra che ricopre i capelli. È generalmente causata dall’aumento del ricambio cellulare: gli strati epidermici superficiali si distaccano e portano alla formazione di scaglie chiare, che possono cadere portando al tanto odiato "effetto neve".
Oltre a provocare prurito di varia intensità, la forfora è un inestetismo che crea disagio, dato che tende a depositarsi sui vestiti diventando molto visibile, portando a una sensazione di scarsa igiene.
Come rimediare alla forfora
La forfora può essere trattata in maniera abbastanza efficace con lozioni e shampoo dedicati, ma anche con altri rimedi.
Per farlo, è essenziale capire quale sia la causa alla base della forfora, che è da ricercare in:
- Pelle secca.
- Pelle grassa.
- L'eccesso di sebo generato da flussi ormonali androgeni alterati.
- Dermatite da contatto, generata spesso da elementi aggressivi presenti nei prodotti per i capelli.
- Proliferazione del fungo Malassezia furfur (Pityrospum), che si nutre di sebo e causa il ricambio cellulare accelerato.
- Crosta lattea o dermatite seborroica neonatale
Oltre lo shampoo: i rimedi alternativi
Ci sono diversi prodotti fitoterapici efficaci contro la forfora, generalmente estratti vegetali ad uso topico, da trovare anche in farmacia:
- Olio essenziale di Melaleuca.
- Olio essenziale di eucalipto.
- Olio essenziale di rosmarino. Olio essenziale di ortica.
- Olio essenziale di salvia.
- Olio essenziale di limone.
- Estratto di peperoncino.
- Aceto di mele.
Anche attraverso l’alimentazione è possibile coadiuvare la cura della forfora. A tal fine è bene non farsi mai mancare:
Cibi ricchi di acidi grassi essenziali polinsaturi omega 3 e omega 6, presenti in pesci e alghe, ma anche in semi di girasole, germe di grano, sesamo, frutta secca, germe di mais e relativi oli.
Cibi ricchi di antiossidanti, come i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E, presenti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni e alcune verdure (prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli).
Molto importante è anche non farsi mancare minerali come zinco e selenio, presenti in fegato, carne, frutti di mare latte e derivati, pesci e tuorlo d'uovo.
In ultimo, ma non meno importante, è essenziale integrare probiotici: batteri fisiologici che garantiscono l’equilibrio della flora intestinale, presenti negli alimenti fermentati come yogurt, tofu e kefir.
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